La nostra storia

Questo sito è dedicato a donna Erika Garibaldi, vedova del generale Ezio Garibaldi, che ha diretto l’Istituto dalla sua ricostituzione fino al 2004, con passione, competenza e totale dedizione.

Le origini

L’Istituto internazionale di studi “Giuseppe Garibaldi” rinasce nel 1981, in applicazione dello Statuto della Società di Mutuo Soccorso tra Reduci garibaldini “Giuseppe Garibaldi”.
Fondata dall’Eroe l’8 giugno 1871 a Roma ed eretta in Ente Morale nel 1899 come “Società tra i Reduci delle Patrie Battaglie,” presidente perpetuo onorario l’Eroe dei Due Mondi, è la prima associazione che riunisce i reduci garibaldini al fine di “diffondere i valori della libertà dei popoli e della tutela dei diritti umani, attraverso azioni di utilità sociale e beneficenza e per gli scopi primari di solidarietà”.

Gli scopi

Gli scopi dell’Istituto, quali si evincono dal documento statutario, sono:
–  mantenere vivi in Italia ed all’estero, i principi di pensiero e di azione legati a Giuseppe Garibaldi, alla tradizione garibaldina e risorgimentale, nonché ai valori connessi all’unità nazionale ;
– condurre ricerche e studi, in Italia ed all’estero, connessi con l’epopea garibaldina e con quella risorgimentale anche in rapporto all’attualità del nostro tempo, curandone la diffusione;
– raccogliere in Italia ed all’estero, documenti e materiali d’interesse storico curandone lo studio e la conservazione;
– valorizzare e tutelare il patrimonio artistico ed i cimeli conservati nella sede;
– contribuire a valorizzare e conservare il Mausoleo-Ossario Garibaldino, al Gianicolo;
– contribuire alla tutela dei beni storico-artistici, pubblici e privati, afferenti l’epopea risorgimentale.

I soci e l’organizzazione

L’Istituto è retto da un Consiglio direttivo e coadiuvato dal Comitato scientifico e dal Comitato d’Onore. Si avvale di Comitati regionali e Sezioni periferiche, in Italia e all’estero e della collaborazione di associazioni collegate.
L’Istituto è rappresentato con due consiglieri presso la Commissione per l’Edizione Nazionale degli scritti di G. Garibaldi ,dell’Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano e costituita nel 1932 su iniziativa del Gen. Ezio Garibaldi, già presidente della Federazione Nazionale Volontari garibaldini.
Si può essere ammessi all’Istituto come Soci Ordinari, Benemeriti, o d’Onore secondo quanto stabilito dallo Statuto.

La sede

La Sede centrale dell’Istituto è a Roma, ospitata nei locali demaniali di Piazza della Repubblica 12, al primo piano del Complesso Monumentale “Paolino alle Terme”, a fianco della Basilica di S. Maria degli Angeli, ai quali si accede, varcato il grande portone qui effigiato, attraverso il Cortile Garibaldino, ornato da lapidi monumentali dedicate a Guglielmo Oberdan e ai partigiani garibaldini della Seconda Guerra Mondiale.

L’Archivio e il Museo

Nella Sede romana è conservata un’ampia raccolta documentale, vincolata dalla Soprintendenza Archivistica del Lazio ed attualmente in via di ricatalogazione, relativa ai fatti risorgimentali dal 1848 in poi, all’associazionismo democratico e assistenziale, con particolare attenzione al periodo tra la nascita della Nazione e la prima Guerra Mondiale, alle spedizioni garibaldine tra il 1896 e il 1914, Grecia e Argonne, al garibaldinismo tra la prima e seconda Guerra Mondiale ed al ruolo dei valori garibaldini nel fuoriuscitismo e nell’antifascismo. Impreziosiscono inoltre la raccolta, rassegne stampa e documentazioni fotografiche d’epoca, in ricatalogazione, la collezione della testata originale di “Camicia Rossa”.
L’Istituto si fregia inoltre di oggetti e cimeli legati alla figura del Generale e di valore storico, come la prima Bandiera della Repubblica Romana  e artistico, come i bozzetti di alcuni tra i più famosi monumenti romani dedicati a Garibaldi ed Anita, bronzi dello scultore Rutelli, opere di Ximenes, Moschetti, Bistolfi, ecc., raccolti in esposizione museale.
Alcuni dei cimeli custoditi nell’Istituto: modello in gesso del busto di Garibaldi a Caprera di Luigi Bistolfi (1883), modello in gesso di Mario Rutelli del gruppo Garibaldi con Anita morente del basamento del monumento di Anita sul Gianicolo; modello in gesso di Rutelli del basamento del monumento di Anita sul Gianicolo, busto in bronzo di Garibaldi di G. Moschetti (1883); labari garibaldini; bandiera della Repubblica Romana (1849).

Articolazioni periferiche e relativi responsabili
 
La Maddalena (OT)  
Molise – Silvana Galardi
San Vito al Tagliamento (PN) – Pio Langella
Vairano Patenora (CE) – Balduino Di Salvo
Brasile – Elma Sant’Ana